Pagina:Elementi di economia pubblica.djvu/233

Da Wikisource.

elementi di economia pubblica. 451

un fallimento; mentre, quando si combinassero le circostanze che non venissero nuovi depositi a farsi sul banco, e li depositarj volessero contemporaneamente ritirare il deposito, il banco non avrebbe di che fare la restituzione. Non sempre si può fare apertamente dimandando il danaro, rilasciando tanti viglietti autentici che abbiano il corso del danaro; perchè questi viglietti non avranno corso, se non avranno credito; e non avranno credito se non con la sicurezza di potersi realizzare e convertirsi in danaro quando si voglia. Ben è vero che, in caso che questa sicurezza vi sia, un numero determinato di viglietti può tener luogo di danaro in quello spazio nel quale trovasi questa sicurezza. La moneta è un segno di un valore; un viglietto può essere segno parimenti di un valore. La moneta è un pegno di una mercanzia venduta che dà il diritto di comprarne un’altra; è dunque un pegno intermedio di un cambio di una merce con un’altra. Nel nostro caso, un determinato numero di viglietti autentici, non maggiore di quello che possa essere l’attuale quantità di valore che trovasi ad ogni momento in circolazione, può ottenere il medesimo fine quando abbia il credito, cioè divenire un pegno intermedio di un cambio di una merce coll’altra. Dunque a queste sole condizioni possono divenire una vera moneta; ma non saranno mai una mercanzia, se non in quanto sono realizzabili. La moneta si realizza da sè medesima, non avendone una nazione che non ha miniere giammai al di là di quello che debba averne, supposto il proprio commercio libero perfettamente. Ma sarebbe difficile il conoscere ed il fermarsi nei limiti del necessario nel rilasciare questi viglietti. Non avendo dunque i viglietti altro valore se non in quanto sono realizzabili, facilitano bensì la circolazione, ma non anmentano la massa reale dei valori circolanti, come qualche insigne scrittore avea supposto. Non si alzan dunque i prezzi delle cose; in questo caso non pregiudicano alla concorrenza e non fanno alcun cattivo effetto, sebbene tutti i cattivi effetti fossero capaci di produrre se non fossero realizzabili.

52. Finalmente, un banco che paghi un interesse ai sovventori, deve avere di che pagare questi interessi; il che quando il banco è per lo Stato o per il sovrano, che è lo