Pagina:Elementi di economia pubblica.djvu/59

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elementi di economia pubblica. 277

un anno varj generi di produzione, non calcolasse che questa sola abbondanza di tali produzioni, dovrà avere riguardo se questi generi diano un prodotto venale e disponibile, o un prodotto immediatamente ed unicamente consunto dai produttori medesimi. Se per alcune circostanze un terreno, che potrebbe rendere frumento, rendesse solamente grano di vile valore, consumato totalmente da un numero grandissimo di miseri agricoltori senza prodotto o avanzo netto e disponibile, nè in favore dei proprietarj, nè in favore de’ coltivatori medesimi, i quali con minori spese di coltura e con maggior avanzo di prodotto disponibile più felici sarebbero e più agiati, andrebbe calcolato il prodotto netto nel primo caso in paragone del prodotto netto del secondo.

17. Egli è sotto questo punto di vista che deve riguardarsi una famosa distinzione introdotta ultimamente dagli Economisti francesi nell’agricoltura. Distinguono essi la grande dalla piccola coltura. Chiamano gran coltura quella che è intrapresa da un comodo fittabile con un treno di cavalli, che paga il proprietario in danari disponendo del prodotto a proprio arbitrio; piccola coltura quella che è intrapresa da un massaro o pigionante, che divide il prodotto con il padrone, e coltiva co’ buoi. Io non darò qui che il succinto delle ragioni che quelli adducono in favore della gran coltura, lasciando a ciascheduno, come è di ragione, il determinarsi sulla considerazione delle proprie circostanze. Era importante, per altro, che in questi Elementi non si risparmiasse una discussione, la quale forma un ramo principale dell’economia politica delle nazioni agricole.

18. In primo luogo essi premettono, che i privati agricoltori dai soli risultati della propria sperienza non sono in istato di decidere se sia più utile la grande della piccola coltura; perchè, oltre il non sapere ordinariamente calcolare con precisione che i vantaggi della propria coltura a cui sono accostumati, l’essere introdotta in un tale distretto piuttosto l’una che l’altra non è un effetto della scelta e di un calcolo intieramente dipendente dalle personali circostanze di ciascheduno, ma dalle circostanze generali di tutto il distretto medesimo, dal valore de’ prodotti, dalla libera circo-