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Pagina:Elogio alla celebre italiana Maria Gaetana Agnesi.djvu/10

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due patri idiomi, apprese con pari facilità; il franecese; l’inglese; lo spagnuolo; l’ebraico; il greco; ec.

Ma queste felici disposizioni, che sogliono sovente attribuirsi alla facoltà della memoria, se riputazione acquistarono alla giovinetta Maria, non certo bastanti sarebbero state, onde elevarla a quel grado al quale la storia l’ha innalzata per altre ben più sublimi concezioni.

La giovane Agnesi, con una fermezza e costanza che sembra interdirsi al suo sesso, si dette allo studio della filosofia razionale, ed in questo studio veramente diè prova della sublimità di suo ingegno; dappoichè compiva appena 19 anni, allorché sostenne 191 tesi pubbliche sui punti i più controversi della Metafisica e Psicologia, le quali per via di stampa si resero di pubblico diritto.

Nè alle lingue, nè alla filosofia razionale arrestossi l’ingegno dell’Agnesi. Ella, con tutto ardore, volle dedicarsi alle concezioni le più sublimi dello ingegno umano, intendo dire alle matematiche, nelle quali vi riuscì in modo prodigioso, ed ebbe a precettore il di Lei padre, che con molta riputazione occupava una cattedra nell’Archiginnasio di Bologna. Se stupore arrecava l’Agnesi nelle pubbliche conferenze di Milano e Bologna, che vi concorreva con modestia e colla pienezza del candore, senza comprendere il vivo entusiasmo che suscitava; stupore arrecò eziandio a tutta Europa allorchè diè a luce