Pagina:Elogio della pazzia.djvu/42

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della pazzia 29

vadano pure in traccia di quella non so quale fontana che ha la virtù di ringiovanire; virtù però ch'io sola e posso e soglio usare. Possiedo esclusivamente quel suco mirabile, col quale la figlia di Memnone prolungò la giovinezza di Titone suo avo. Quella Venere sono io che ringiovanì così bene Paone, onde Saffo ne andò perdutamente innamorata. Mie sono quell'urbe, se pur ve ne sono, miei quegl’incantesimi, mia quella fonte, che non solo restituiscono la passata giovinezza, ma, ciò che'è più desiderabile, la rendono perpetua. Se voi tutti dunque convenite non esservi cosa più amabile della giovinezza e più detestabile della vecchiaia, allora posso conchiudere, che voi ben riconoscete il debito che avete verso di me, dico verso di me, poiché, affine di rendervi felici, so prolungare un tanto bene ed allontanare un male sì grande.

Ma perchè trattenervi più oltre parlando dei mortali? Scorrete tutto il cielo, analizzate tutte le Divinità, e son contenta che mi si rinfacci il bel no-