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24 Eminescu

culla in ritmo melanconico
80il loro spirito inebbriato.

La luna allora sorge dal bosco
e tutta la notte sta a guardarli,
mentre nere ombre disegna
sul terreno bianco come neve.

85E sempre le allunga
e, salendo nel cielo, le trasforma,
ma essi vanno e si perdon nel bosco,
perduti dietro il loro sogno.

Alla porta del castello
90sta il cavallo l’indomani,
ma la bella sua padrona
s’è perduta nel mondo.


XVII.

DESIDERIO.


Vieni nel bosco, alla sorgente
che tremola nel suo letto,
dove rami incurvati ascondono
la capanna d’argilla.

5E colle braccia tese
corri a me, sul petto cadimi,
ch’io ti tolga di sui capelli il velo,
ch’io il volto ti scopra.

Sulle mie ginocchia t’assiderai,
10saremo soli soletti
e tra i capelli scompigliati
cadran fiori di tiglio.

La bianca fronte tra la chioma d’oro
appoggiala lieve al mio braccio,