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Poesie 65

e, pietosi, mi seppelliranno
   i miei ricordi,

e gli astri d’argento, che sorgono
   nell’ombra dei rami d’abete,
35torneranno allora a sorridermi,
   e ad essermi amici.

Poi che sapranno che non soffro più.
   del dolore del mondo,
mentre cresceran le liane
   40sul mio sepolcro ignoto.

XLVIII.

DALL’ONDE DEL TEMPO....


Dall’onde del tempo, o amor mio, risorgi
con tue braccia di marmo, con tuoi capelli biondi,
e il viso trasparente, al par di bianca cera,
è affinato dall’ombra di dolci sofferenze.
5Col tuo sorriso dolce carezzi gli occhi miei,
o donna fra le stelle e stella fra le donne,
e, il mio viso appoggiando alla tua spalla manca,
negli occhi tuoi d’amore guardo perduto, e piango.

Come potrò io dunque strapparti al mar di nebbia,
10attirarti al mio petto, amato angelo caro,
il volto mio in lagrime sul volto tuo chinare,
sotto i miei baci ardenti soffocarti il respiro,
la tua man freddolosa al seno mio scaldare,
e vicino, sempre più vicino, sul cuore tenerla?
15Ma ahi che forma vera non sei! tu dispari
e l’ombra tua si perde nel freddo mar di nebbia,
sì che solo mi trovo e le braccia a terra mi ricadono....
In vano verso l’ombra tua dolce le tendo:
dall’onde del tempo non posso strapparti.

5 — Eminescu, Poesie.