Vai al contenuto

Pagina:Eminescu - Poesie, 1927.djvu/70

Da Wikisource.
LXVI Nota bibliografica


Socec, 1883) la cui 12ª edizione è del 1920. [La scelta delle poesie - poche ma buone - è fatta dal Maiorescu con giudiziosa severità, non avendo Eminescu mai pensato a riunire in volume le sue poesie, che, del resto, era restio a pubblicare anche nelle Convorbiri Literare, alle quali finiva col darle solo dopo molte preghiere e insistenze]; — 2ª quella a cura di I. Scurtu (M. E. Poezii. Buc., «Minerva», 1908, ripubblicata il 1912 col titolo alquanto arbitrario che non sappiamo se Eminescu si sarebbe deciso ad adottare di Lumină de lună desunto da un appunto non ben chiaro del ms. Ac. Rom. 2277, f. 123. [Edizione accuratissima per ciò che riguarda il testo per la prima volta riveduto sui mss.]; - 3ª quella a cura di G. Bogdan-DuicĂ (M. E. Poezii. Buc., «Cultura Naţională», 1924) con una interessante Introducere di carattere prevalentemente filologico sulla lingua di Eminescu e gl’influssi esercitati su di essa dal tedesco che E. conosceva alla perfezione ed ha lasciato le sue tracce in alcune particolarità sintattiche, e il dialetto moldavo di cui alcune particolarità è necessario conservare nel testo delle poesie per ristabilire la rima. — Noi seguiamo per l’ordine delle poesie l’edizione dello Scurtu ch’è ormai divenuta la volgata, tenendo conto, per ciò che riguarda il testo, di quella, ottima sotto ogni rapporto, del Bogdan-Duica.

Intorno ad Eminescu lavora da molti anni il prof. D. Caracostea dell’Università di Bucarest, che si propone di darne un’edizione critica, che non sappiamo quando potrà veder la luce, date le non poche difficoltà dell’impresa costituite dal numero stragrande dei mss. e delle varianti di ciascuna poesia anche nel medesimo ms. senza parlare del fatto che E. ritornava spesso su ciascuna di esse non stancandosi mai di correggere e di limare. Sarebbe desiderabile che delle opere così dell’E. che dell’Alexandri, del Coşbuc, del Creanga, e, in genere, di tutti i classici della letteratura rumena, l’Accademia o qualche gran Casa Editrice si risolvessero a darci intanto dei testi corretti e corredati delle note necessarie a delucidare il senso dei non pochi passi oscuri, sui quali di solito si sorvola con troppa leggerezza.