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Alle frutta, Stambecchi vide comparire la balia col principe ereditario in fasce, il bambino dalla cui vita o morte dipendeva la maggior o minor fortuna di parecchie persone e sopratutto la sua.
Egli si sentì portato verso di lui da un sentimento fortissimo di simpatia e di tenerezza, e lo trovò bello e somigliantissimo all’Annetta.
Proprio tutto sua madre! - disse dopo averlo baciato e ribaciato fino a farlo strillare.
— E come ha nome?
Eleuterio, diamine! Il nome della zia.
Povera Eleuteria!
— Ah sicuro! è giusto. O bambino - disse poi fra sè - guarda bene a non farmi l’orribile burletta di morir prima del tempo!
Egli, che osservava tutto coll’occhio interessato, s’era accorto che la madre non lo doveva amare svisceratamente, il piccolo Eleuterio, e se ne dolse. Infatti l’Annetta, che stava parlando a sinistra del cavaliere Travaglianti,