Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/123

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quattro milioni 117


Nessuno alzò il braccio, tanto più che di pietre a tavola non ce n’era.

— Sentiamo ora il nostro taciturno - disse don Gonzalo. - Che definizione date voi di una civetta?

— La civetta - rispose Osvaldo, contraffacendo il Ferravilla nella Class di Asen - la civetta è un volatile che specialmente i chierici in campagna mettono sul paletto, per pigliare gli uccellini.

Questa uscita inaspettata fece ridere i compagni.

— Le donne - sclamò il terzo invitato che non voleva star indietro dal dir la sua, quantunque dovesse ben capire che dopo il successo di Osvaldo la sua trovata sarebbe valsa pochino - le donne, come dice Hamilton, sono molto civette prima del matrimonio, ma però dopo il matrimonio lo sono ancora di più.

— Non c’è male! L’inopinato non manca - osservò don Gonzalo, che andava matto per tutto quello che rivelasse fosse pur l’ombra dello spirito. - Dunque - ripigliò - questa signora Ida Evanieff, amante del mio caro duca, è una coquette fieffée.

— Questo è ancora il meno - saltò su Osvaldo - io so di questa signora dalla figura angelica, delle cose tanto abbominevoli, che