Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/181

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I

l signor Alfonso Stambecchi s’era fatto il paladino del testamento di sua moglie e diceva corna pubblicamente del conte Gabriele Rocca-Serena e di Cesare Vallieri, i quali volevano muover causa per nullità contro l’erede conte Dario. Questi era l’idolo di Stambecchi. Guai a toccarglielo.

Arrivò persino a pronunciare pubblicamente delle minacce contro suo cognato il vecchio conte e suo cugino Cesare.

Tanto che il giorno dopo fu chiamato all’ufficio di Pubblica Sicurezza a ricevere una lavata di capo dal Delegato a nome del Questore, dal quale il Rocca-Serena era andato diritto a lamentarsi.