Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/250

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— Cristo santo! - sclamò l’Annetta - vuoi vedere ch’egli era Stambecchi truccato in biondo?

— Stambecchi? E chi sarebbe questo Stambecchi?

— Il marito di mia zia, la contessa Rocca-Serena, che ha lasciata la sostanza a mio figlio, e che non porta nè baffi, nè pizzo, all’americana. Sicuro - prosegui, battendo palma a palma - è lui di certo: marchese di Filadelfia, perchè vien dall’America.

— Adesso capisco com’egli possa avermi detto di lei..! Ma è possibile ch’egli si sia mascherato così bene?

— Altro che possibile! Laggiù ha fatto anche il comico. Ora capisco anch’io certe sue uscite. Jeri, jeri appunto, mi fece un saltafosso portandomi i suoi saluti. Ah mariuolo!

— Ma se io non gli ho mai parlato!

— Appunto: un saltafosso. Oh, non può essere che lui.

— E come si fa?

— Non c’è da far nulla. Egli è troppo interessato a scoprire il terreno, e a coglierci in fallo. Non ci si può nemmeno arrischiare a trovar modo di persuaderlo che ci vuol acqua in bocca. Tranne che vedessimo che non si può proprio far a meno e che dovessimo dar-