Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/298

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— Lei fa troppo caso delle testimoniarne altrui - disse il presidente con un sorriso tra lo scettico e il beffardo. - Il tribunale vorrebbe sentire da lei la verità, e i signori giurati faranno delle testimonianze quel caso che crederanno di dover fare.

— Domando la parola - tonò l’avvocato difensore della Evanieff.

— Su che cosa? - gli domandò ironicamente 11 presidente.

— Sulla proposizione testò da lei enunciata.

— Dica pure, signor avvocato - rispose il presidente avanzando la testa per udir meglio la parola dell’oratore.

— Ella ha chiaramente formulato, già prima che il testimonio sia inteso, che a questo i giurati devono dar poca fede.

A tale uscita il presidente picchiò sulla tavola un colpo che fe’ trasalire uno dei due giudici, e gridò:

— Questo è falso, assolutamente falso. Questa è una insinuazione indegna della magistratura e della difesa.