Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/41

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quattro milioni 35


— E come fa a vivere? - domandò il giovinetto che l’aveva giudicata una spia della Prefettura.

— Ell’ha da uno sconosciuto una piccola pensione di trecento franchi al mese.

— Coi quali ha comprati i brillanti che porta alle orecchie?

— I brillanti glieli ha regalati il suo primo amante.

— Ma come fai tu a sapere tutte queste belle cose?

— Smentitemi se siete capaci.

— Fammi il santo piacere di non far il discreto con noi. Sputa fuori. Le hai parlato o non le hai parlato?

— Le ho anche toccato la punta delle dita.

— In che modo?

— Ho fatto quello che non avevo ancora fatto in mia vita. Le ho dato l’acqua santa.

— In chiesa?

— In chiesa. Vedendola entrare nella cattedrale l’ho seguita. Ella andò a inginocchiarsi all’altare della Madonna... mi pare che fosse la Madonna, ma non so bene. Io l’aspettai presso la pila, perchè aveva veduto che prima passando vicino ad essa s’era cavato in fretta