Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/66

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qualche cosa. Esse risposero di no, ed egli fece loro portar subito due gelati.

Poi dimandò a lei se non le pareva possibile di accettare la sua carrozza invece dell’esecrabile brougham... per tornare a casa.

— No, no, duca, vi prego... andremmo troppo di galoppo... co’ vostri cavalli.

Raimondo chinò il capo.

— Mi permetterete, se non altro, di darvi d braccio per accompagnarvi al brougham?

— Oh questo poi sì. Questo non si rifiuta mai.

Esse montarono nella vettura che portava il numero 13.

L’amica notò il fatto con un po’ di spavento.

— Taci. Se ti sente il brumista è capace di rovesciarti - disse Ida ridendo come un fanciullo viziato.

Raimondo, allo sportello, stringendole la mano le dimandò quando la potrebbe rivedere.

Ella esitò un momento, poi gli disse a mezza voce; — Tant’è. Venite domani alle due. Sarò in casa.