Pagina:Eneide (Caro).djvu/84

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[1033-1957] libro i. 43

Ratto spedisce Acate, che di tutto
Ascanio avvisi, ed a sè tosto il meni;
1035Chè in Ascanio mai sempre intento e fiso
Sta del suo caro padre ogni pensiero.
Gli comanda, oltre a ciò, ch’a la regina
Porti alcune a donar spoglie superbe
Che si salvâr da la ruina a pena
1040E dal foco di Troia: un ricco manto
Ricamato a figure, e di fin’oro
Tutto contesto: un prezïoso velo,
Cui di pallido acanto un ampio fregio
Trapunto era d’intorno: ambi ornamenti
1045D’Elena argiva, e di sua madre Leda
Mirabil dono. In questo avea le bionde
Sue chiome avvolte il dì che di Micene
A nuove nozze, e non concesse, uscío;
E porti anco lo scettro, onde superba
1050Ilïone di Prïamo sèn giva
Primogenita figlia, e ’l suo monile
Di gran lucide perle; e quella stessa,
Onde ’l fronte cingea, doppia corona,
Di gemme orïentali ornata e d’oro.
1055Tutto ciò procurando il fido Acate
In vèr le navi accelerava il piede.
     Venere in tanto con nuov’arte e nuovi


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