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2 capitolo i

al disordine dell’oggi, non è a credere, nè veramente a desiderare, che si ritorni a quello stato di cose in cui la Scienza era opera esclusiva di pochi uomini superiori. Poichè, mille forze unite riusciranno a sollevare i massi di pietra che pesavano sulle spalle del gigante!

Occorre soltanto perfezionare l’organizzazione del lavoro, il che deve ottenersi, in un regime di libertà, con una conveniente educazione scientifica.

Bisogna che tutti gli uomini illuminati in qualche ramo particolare degli studii, abbiano il sentimento dell’unità degli scopi proposti alla Scienza.

Allora essi si daranno la mano e si aiuteranno l’un l’altro in un’intesa cordiale. Gli sforzi isolati degli individui verranno rimpiazzati dal lavoro più proficuo di società scientifiche1. Nè agli spiriti superiori mancherà un posto in tale organamento della produzione. Sciolti anzi dal bisogno di soffocare le loro qualità di ricercatori nell’acquisto di un’erudizione troppo minuta, essi potranno profittare più largamente dei vantaggi della comunità, e di conseguenza rendersi più utili a questa; diverranno organizzatori, leganti svariate ricerche ai fini generali della Scienza, di cui sarà loro possibile acquistare una visione più larga e più precisa.


Ci smarriamo forse in un sogno della fantasia poetica fingendo innanzi agli occhi il quadro di un organamento ideale della produzione scientifica?

Certo non bisogna dissimulare le difficoltà frapponentisi sul nostro cammino; ma queste non possono toglierci la fiducia nel progresso, che si effettuerà senza dubbio lentamente, ma deve condurre, in ogni campo, a forme superiori della vita sociale.

Il fine a cui oggi si deve attendere è un’educazione scientifica, la quale faccia meglio comprendere a colui che lavora in un campo qualsiasi come l’oggetto della propria ricerca venga subordinato a problemi più generali.

Occorre risvegliare negli spiriti il sentimento di una più larga armonia in cui le apparenti contraddizioni si compongono.

Nulla è così pericoloso come il rinchiudersi in un cerchio, donde si bandisca con una logica rigorosa ciò che non si accorda coi resultati di un’esperienza ristretta!


§ 2. Scienza e Filosofia.

Gli scopi accennati si riattaccano chiaramente all’azione che la Filosofia deve esercitare sulla Scienza. Poichè infine la Filosofia è espressione di un sentimento che, nell’ordine delle conoscenze, ci spinge, sia pure per vie diverse, verso l’unità e la generalità.

  1. Non mancano i segni che il bisogno dell’associazione scientifica è vieppiù sentito. Citerò una testimonianza autorevole, quella di E. Picard nel suo splendido rapporto sullo stato generale delle scienze pubblicato per l’Esposizione di Parigi del 1900.