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i problemi della logica 143


Vediamo nell’esempio precedente messi in opera i due criterii di verifica delle ipotesi implicite: la contraddizione delle osservazioni manifesta per un lato la non rigorosa invarianza dell’homo oeconomicus, agli effetti delle previsioni richieste; e, d’altra parte, codesta non invarianza risulta direttamente per riguardo alle associazioni economiche, che nella teoria sarebbero definite come semplici riunioni di uomini.

Non è il caso per noi di trarre dalle precedenti considerazioni una conclusione che pretenda a dirimere il conflitto delle scuole economiche. Ci basta di avere illuminato codesto conflitto (facendo astrazione da ciò che vi è in esso di non scientifico) come inerente alla valutazione delle ipotesi implicite della scienza.

Sotto questo aspetto la scuola che assumendo il metodo storico respinge l’impiego del metodo deduttivo, e la scuola matematica che all’opposto svolge e perfeziona questo metodo, passando da una Economia statica ad una Economia dinamica, possono venire riguardate dal filosofo come collaboranti alla creazione di una fase nuova della scienza. Forse questa fase si disegna già negli ultimi sviluppi della scuola matematica di Losanna e in particolare negli ultimi lavori di W. Pareto1. La conclusione fondamentale che sembra scaturire da tali studii può essere formulata come segue:

Si possono costruire diverse teorie economiche, prendendo come base i «gusti» degli uomini e gli «ostacoli» di differente natura, che si oppongono al loro soddisfacimento. Si ottengono così tante rappresentazioni possibili dei fenomeni economici, rispetto a cui la teoria classica esprime una prima approssimazione.

Ora una teoria economica potrà essere stabilita in guisa da collegare i fatti in un determinismo rigoroso, appena che si sieno ammessi certi rapporti fondamentali, i postulati della teoria, varianti col luogo e col tempo secondo le condizioni storiche e psicologiche dell’ambiente.

Così il metodo deduttivo, divenuto rigoroso mercè l’applicazione delle Matematiche, rivendica tutti i suoi diritti entro confini ben segnati, mentre si rimanda alla storia e alla psicologia il tentativo di spiegare le variazioni dell’ambiente sociale, conducenti dal campo di una teoria a quello di un’altra. Per tal modo crediamo almeno d’interpretare gli ultimi sviluppi della scienza economica.


§ 37. Conclusioni: il circolo vizioso della Scienza.

Riguardiamo nel loro insieme i criterii di verifica delle ipotesi, esplicite o implicite, delle teorie.

  1. Manuale di Economia politica — Milano, 1906.