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Pagina:Enriques - Problemi della scienza, 1906.djvu/275

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la meccanica 257


3) Si possano determinare con sufficiente precisione i legami fra i punti del corpo, come avviene soprattutto nel caso dei corpi solidi.

Queste condizioni si trovano assai bene soddisfatte in due casi, che rientrano appunto nel campo dei fenomeni dal cui studio è sorta la Dinamica:

a) Nel movimento dei corpi solidi liberi alla superficie della terra (caduta dei gravi, lanciamento dei proiettili ecc.), dove però interviene la difficoltà di tener conto della resistenza dell’aria, il cui apprezzamento preciso conduce a integrare il sistema in moto aggiungendo al grave il fluido circostante, cioè un sistema soggetto a legami più difficilmente determinabili.
b) Nei movimenti del sistema planetario.

Qui il sistema completo può ritenersi costituito di corpi solidi, e sebbene s’ignori il modo di variare della loro densità, è lecito di fare astrazione da questa conoscenza riguardando i corpi stessi, ora come punti, ora come sfere o ellissoidi omogenei o la cui densità cresca con una certa uniformità verso il centro. Nelle principali questioni dell’Astronomia di posizione l’errore inerente a tali ipotesi riesce trascurabile, e però basta valutare nel loro insieme le masse e le forze che vi agiscono.

Ora queste determinazioni sono in parte legate fra loro, e dipendono da una ipotetica estensione di certe esperienze; così p. es. da quelle di Cawendisch, di Carlini, di Airy, e dalla constatazione delle forze prodotte dalle maree, messe a riscontro colle osservazioni astronomiche, si argomentano nel modo più diretto le attrazioni interplanetarie; dalle esperienze di Bessel sul pendolo, confrontate alle osservazioni astronomiche, si argomenta che la misura della massa è proporzionale all’attrazione che essa esercita ecc. Tuttavia è da rilevare che il grado di esattezza delle accennate esperienze terrestri appare generalmente inferiore a quello delle osservazioni astronomiche, dalle quali appunto, mediante opportuni confronti, si trae d’ordinario una correzione dei valori delle masse.

Pertanto il procedimento di verificazione della Dinamica che viene esperito dagli astronomi, ha questo significato:

La verificazione della Dinamica resta subordinata all’accoglimento di ipotesi sulle forze e sulle masse che vengono alla lor volta direttamente verificate dal confronto delle osservazioni astronomiche con certe esperienze terrestri, nell’ordine di approssimazione più ristretto di queste ultime.

Una verificazione più precisa della Dinamica è fornita dalla Astronomia planetaria, soltanto in questo senso: si può determinare una ulteriore approssimazione delle masse e delle forze in guisa da rappresentare nel loro insieme le osservazioni astronomiche, e stabilire delle previsioni, le quali si trovano confermate entro limiti di grandissima precisione; cioè con uno scarto angolare di 15″, ossia di 1″ di tempo, pel moto della luna in due secoli e mezzo, e parimente con uno scarto massimo di 8″ di angolo, o di metà di 1″ di tempo,

Enriques, Problemi 17