Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/25

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istoria libro i. 21


sione degli afflitti, ed a coloro è assimamente richiesto, che se gli veggon sott’occhj. Onde io non mi meraviglio, se voi, nel vedermi in questo stato, mi vi mostriate pieni di cordoglio e di rammarico. Nè questi segni di affezione esser possono mentiti, poiché riguardando a quel che io ho sentito sempre di voi, non mi può venire in animo dubbio alcuno della vostra benevolenza verso di me. Ma ora ne viene quel tempo, nel quale io sperimenterò se bene o male ho spesi tanti onori e tante beneficenze, e voi farete palese non esserne dagli animi vostri fuggita la memoria. Ecco qui quel figliuolo che voi stessi allevaste, eccolo uscito appena di fanciullo, e in questo tempestoso pelago della umana vita bisognante di chi lo dirigga, e il ritragga dall’ismarrire la diritta via. Siate dunque in mio luogo voi tutti suoi padri, voi lo confortate all’opere virtuose, voi lo ajutate di ottimi consigli. Imperocché i mucchj della mal tolta moneta non possono saziare le bramose voglie della tirannide, nè le numerose bande di sgherri son atte a difendere il principe, se non fa suoi di amorevolezza coloro che regge. Quelli soli signoreggiano lungamente e sicuri, i quali, anziché incrudelire onde incuter terrore, adoperano ogni virtù di bontà per essere amati. Imperocchè deb-