Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu/15

Da Wikisource.

Sorella Anna 5




La prigion che mi serra ha sette porte,
ognuna è chiusa a sette catenacci:
Sorella Anna che lassù t’affacci,
24prima ch’ei venga, ahimè, verrà la morte!


Se tu mi chiami, forse io non ti sento,
sì concitato è il rombo delle vene.
Polsi pieni di battiti, più lene
28segnate, in grazia, il ritmo del tormento!


S’io mi conficco l’unghie dentro il palmo,
mi placo.... Come, là in un canto, il viscido
e cauto ragno a sè tessendo i lisci
32cerchi della sua tela appar sì calmo,


io la mia tesserò, con passione
tenace, con fibrille del mio cuore,
con sogni e sogni: e per eluder l’ore
36io farò del mio pianto una canzone....