Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu/243

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I sopravvissuti 233



E tu, che ascondi dietro il fronte enorme
la scienza dei secoli; — e de’ tuoi
volumi, ove scrutasti il prima e il poi,
56l’ammasso in gora senza scampo dorme?... —


E tu, che sulle storte gambe reggi
ligneo torso nodoso, uso al travaglio
di leva?... e tu, che corda di bavaglio
60tessevi un dì, tessendo all’uom le leggi?...


E tu, donna, che porti sulle labra
impresso il bacio d’una moltitudine?...
Tu, ch’eri ladro?... tu, che in solitudine
64scandagliavi l’insonne anima scabra?...


Novello nome per virtù novella
venga a ciascun dal limpido lavacro
donde ei, fanciullo primigenio, il sacro
68cammino imprenda verso nova stella!...