Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu/247

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I sopravvissuti 237




Dove le umìli tremule fiammelle
dei lari, guida al vagabondo e scorta?...
O memoria, tu dunque non sei morta!...
112O uomo, ugual tu sei sotto le stelle!...


Chi piange?... Il cuor s’accosti all’altro cuore,
se ha freddo. E dentro soffochi il singulto.
Se rivelato essere a noi l’Occulto
116deve, e vinto da noi tempo e dolore,


dal più profondo anelito dell’Io
sorga e s’adori, — come nella culla
di strame il Cristo, — innanzi al tutto e al nulla,
120l’immortale Unità dell’Uomo-Dio.


fine.