Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu/28

Da Wikisource.
18 solitudini




— Pietra, e silenzio. — Investe a vampe il sole
il travertino antico, e lo schiaffeggia
la pioggia, e in gelidi aliti volteggia
12la neve ad esso intorno, e le viole


spuntano tra gli spacchi, e fruga il vento
dove può, come può, strisciando al muro:
muta la porta sta, quale su duro
16volto un serrato labbro vïolento.


Dietro di sè con spranghe e con uncini
di ferro asserragliandola, gli Amanti
stanchi del mondo e de’ suoi vani incanti
20la sbarrarono un dì contro i destini.


Stanchi del mondo e sol di sè beati,
l’un sul labbro dell’altra, il verde assenzio
bevvero dell’esilio e del silenzio,
24ne l’immemore gaudio avviticchiati.