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Il mistero 59




Sei nuova, e pure in te fremono i mondi:
vita io ti diedi, e pur mi sei straniera:
penetrarti vorrei, ma tu di fiera
28semplice grazia il tuo mister circondi.


E vai, — nè io ti seguo, poi che l’ombra
mi tiene. — Ma se il mal, belva in agguato,
t’abbrancasse, ben io saprei d’un fiato
32farmi, per te salvar, la strada sgombra:


non sarei che un istinto, un cieco istinto
carnale, armato a tua sola difesa:
nè cederei, nè lascerei la presa
36selvaggia, fino a quando avessi vinto.