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Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/301

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dice, che mentre Achille era sul punto di togliere l’assedio da Monenia, città detta Pedaso più tardi, disperando d’espugnarla, cadde nel campo degli as sedianti una mela, sulla cui buccia erano incisi quei versi, e che la mano che la lanciò fu d’una fan ciulla invaghita di Achille.

17 La vergine è Coronide. Didimo era un territorio presso Mileto con tempio ed oracolo d’Apollo.

18 Ileo infatti suona dolce, compiacente.

19 Vedi nota 3 alla Teogonia, pag. 209.

20 È la nota leggenda della popolazione dell’isola d’Egina, o dei Mirmidoni, che di formiche brulicanti nella cavità delle sacre querce furono trasformati in uomini. (Vedi Parisot, Mythologie comparée, alla parola Éaque.)

21 La parola è diretta ad Ercole.

22 Si parla del ladro Autolico.

23 Famosa cacciatrice.

24 Parlasi di Acaste, e di Peleo ucciso dai Centauri.

25 Minos.

26 Di Peribea, antica città dell’Acaia.

27 Cioè di Ecatero e della figlia di Foroneo.

28 Quest’emistichio fa un frammento a parte nella raccolta del Göttling.

29 Melibea era città fra l’Ossa e il Pelio: Strab. IX. pag. 305; Lucrez. II, 499. Melibea è pur nome