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Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/53

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perchè s’era dimenticata di ottenergli da Giove, oltre l’immortalità, ima perenne giovinezza. L’infelice immortale divenne vecchio, decrepito, un sacco d’ossa e di pelle grinza: che dovea più fame Aurora? Lo stesso Giove, tutto senno e previdenza, non vide lo sconcio, o fece lo gnorri.

Questi e siffatti miti rivelano da un canto il principio fatalistico, giusta il quale tutto deve avvenire secondo leggi prestabilite, contro cui la volontà può lottare, ma invano; ma rivelano altresì il fatto, che la natura degli Dei è la stessa natura umana, poiché soggetta alle stesse leggi impreteribili del fato, e partecipe delle stesse debolezze.

XVII.

Non tutti i nati del sangue degli Dei sono di forme perfette: conosciamo i tipi di Vulcano e di Pane. Ma tali tipi non poteano essere di-