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160 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI.

dotte, ed erudite da Martino Foghelio amburghese, letterato di nobilissima fama, mio grandissimo amico.

I bachi delle susine son similissimi a quegli delle nocciuole, ma camminano con moto più veloce e più lesto, ed alcuni son bianchi ed altri rossigni: si trattengono dentro alle susine, dove son nati, nutrendosi della lor polpa e sgravandosi degli escrementi del ventre, fintanto che sieno perfettamente cresciuti, ed allora l’abbandonano, ed ogni baco si fabbrica intorno un bozzoletto bianco di seta, dal quale rinasce poi in forma d’una farfallina grigia con la punta delle sue quattro ali macchiata di nero.

Della stessa razza de’ vermi delle susine sono i vermi delle pesche e delle pere, e fanno i bozzoli, e da’ bozzoli rinascono farfalle. Il giorno venticinque di giugno rinchiusi in un vaso di vetro, benissimo serrato con carta a più doppi, dieci o dodici bachi delle pere moscadelle, e tutti in quello stesso giorno, avendo roso e forato il foglio, se ne fuggirono via; onde il giorno seguente ne misi due altri in un vaso serrato con sughero, e subito saliti nella parte superiore del vaso, vi cominciarono a tessere due bozzoli, da ciascuno de’ quali il giorno quattordici di Luglio uscì una farfallina. Il giorno sedici dello stesso