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172 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

due altri fili alla medesima scatola aveano raccomandate le spalle, ed un altro filo usciva loro di sotto la gola; ma questo quarto filo non tutti l’avevano: in tal modo, mutati di figura, si conservarono tutto ’l verno, ma verso ’l mese di Marzo molti si seccarono e perderono quel moto e dimenamento che, quando eran toccati, facevano: molti però non lo perderono, e rimasero vivi e semoventi; e questi, ch’eran rimasi vivi, lasciando al principio di maggio attaccato il guscio al coperchio delle scatole, ne scapparon fuora in forma di farfalle di color verde giallo sbiadato, con due macchie nere e tonde dell’ali superiori e con due cornetti gialli in testa, come quegli della farfalla nata dal bruco trovato nella ruta. Ma aprendo io per curiosità alcune di quelle crisalidi, che nel mese di Marzo s’inaridirono e cessarono di muoversi, osservai che tutto il lor guscio era voto, eccetto che nella parte corrispondente al petto, dove trovai un uovo di color fra ’l paonazzo e ’l rosso, pieno d’una materia simile al latte o alla chiara d’uovo; agli undici di Maggio da tutte quest’uova nacquero altrettante mosche della razza di quelle che comunemente ronzano per le nostre case, e nacquero moge e sbalordite e malfatte, come quelle, che nel principio di