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200 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

Se ciò fosse caso fortuito o avvenimento consueto, non ardirei farne parola; inclinerei nulladimeno a soscrivermi alla sentenza d’Aristotile affermante che gl’insetti aquatici non nascono dall’esterne parti de’ pesci, ma son generati nel limo, che a mio credere è il nido in cui si depositano e si covano i semi degl’insetti. Dalla real generosità del Serenissimo Granduca mio Signore mi fu conceduta, quest’inverno passato, una foca o vecchio marino che se la chiamino. Campò fuor dell’acqua senza cibo quattro settimane intere, e molto più avrebbe campato se, per servizio del teatro anatomico di Pisa, non si fosse fatta svenare. In tutto quel corso di tempo che appresso di me la ritenni procurai molte volte che fosse posto mente se tra quel folto e morvido pelo, da cui è tutta coperta la foca, s’annidassero animaletti di veruna sorta; ma non se ne trovò mai nè meno un solo. Per lo contrario i merghi, che volgarmente son chiamati marangoni, i tuffoli, che sono i colimbi de’ Greci, e tutti gli altri uccelli che si tuffano e predano sott’acqua e usano le paludi e gli stagni, hanno gran quantità di pollini che d’ogni stagione dimorano tra le loro piume.

Già che ho fatto nuova menzion dei pollini, e’ non sarà fuor di proposito divisar con più par-