Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/167

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libro secondo 161



     25Per lui Washington, piú giovin Fabio,
coprí la grata patria con l’egida
dalla furia maligna
dell’europea matrigna.

     Scorreano, intanto, per il silenzio
30d’amica luna l’oceano Atlantico,
d’armi e d’armati gravi,
del franco re le navi.

     Oppresse ingrata calma le indocili
penne dei venti, stridente folgore
35del mar tranquillo in seno
scese dal ciel sereno.

     Tuonò alla destra; tremò l’oceano,
e lo scettrato genio britannico
sorse dalle profonde
40voragini dell’onde.

     Di droghe e gemme cosparso l’umido
crine, curvata la man su l’áncora,
sedea su l’ampia schiena
di nordica balena.

     45— Ove mai spingi — gridò, — mal provido
gallo monarca, con triste augurio
tanti guerrieri? Ahi quanto
t’ha da costar di pianto!

     Dalla difesa libera America
50di libertade verran famelici,
umiliando chi regge
al poter della legge.

     Ah! non ti opporre; non far che spargano
quei che t’ingannano oro e discordie:
55il popolare orgoglio
ti sbalzerá dal soglio.