Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/191

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scherzi 185


Franco genio le fraterne
desiate pugne affretta,
e nasconde la vendetta
sotto il vel dell’amistá.

     65Giovin duce, a cui la fama
le materne schiere affida,
Cesar regge e in campo guida
la cerulea gioventú.
     Dagli allori, ove riposa,
70sorge il prusso Federico,
e rispetta del nemico
la prudenza e la virtú.

     Il robusto abitatore
del gelato Boristene
75fa ritorno a queste arene
per il nordico oceán.
     Freme il Tartaro diviso,
incapace di riposo,
mentre in ozio vergognoso
80langue il barbaro Ottomán.

     Scuote Aletto anguicrinita
la sanguigna oscura face;
ma riposa Italia in pace
ed il sardo regnator,
     85né turbarla a suo profitto
può il pastore incoronato.
Tu dal sen, Palmiro amato,
scaccia il pallido timor.

     Chiusa Giano ha quella porta.
90che d’Italia il varco aprío,
e su l’Alpi al cieco dio
sacro eresse amico altar,
     dove vengono frequenti
franchi ed itali devoti
95per la patria al nume i voti,
per la pace a tributar.