Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/27

Da Wikisource.

libro primo 21


XII

Per la pace del 1783

     Pende la notte: i cavi bronzi io sento
l’ora che fugge replicar sonanti:
scossa la porta stride agl’incostanti
buffi del vento.

     5Lico, risveglia il lento fuoco, accresci
l’aride legna, di sanguigna cera
spoglia su l’orlo una bottiglia, e mesci
«cipro» e «madera».

     Chiama la bella occhi-pietosa Iole,
10dal sen di cigno, dalle chiome bionde,
simili al raggio del cadente sole
tinto nell’onde.

     Recami l’arpa del convito: intanto
che Iole attendo, agiterò vivace
15l’argute fila, meditando un canto
sacro alla pace.