Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/31

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libro primo 25



     Nei dì robusti l’Alessandro sveco
cadde, Vittorio illanguidì vecchiezza:
me oblia la morte, mentre forse è teco
tutta fierezza.

     A te sorride per la spiaggia erbosa
Flora, e le mèssi piú d’un campo aduna,
e presto in dote recherá una sposa
nuova fortuna:

     lo spirto tenue del latino stile
a me la Parca consegnò benigna,
ed insegnommi a disprezzar la vile
turba maligna.