Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/322

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316 idilli


10
     Disse: e i suoi detti involse vorticoso
turbo improvviso, onde mugghiar le cupe
voragini del monte rumoroso
e, in due divisa, ne crollò la rupe.
Tacque il fragor dei venti, e il fosco velo
il sol disperse e fe’ ritorno in cielo.
11
     Rispettato, ove pria sedeva ancora,
Misi dal rio furor delle tempeste;
ma l’alma grande, omai fuggita fuora
della spoglia mortal, che la riveste,
lungi dall’aer pigro, al patrio polo
per i campi del ciel spiegava il volo;
12
     quand’ecco giunser su l’eccelse cime
due aquile e rapîro il freddo busto,
e dove il monte men sorgea sublime
frenâro il corso breve in loco angusto;
fêro al terren coi curvi artigli guerra,
gli aprir la tomba e lo coprîr di terra.