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varie 397

VIII

Brindisi


     Sposo di Orizia,
le rugiadose
piume amorose
spiega col diì;
     5col dì, che a Fillide
sul primo albore,
per man d’Amore,
le luci apriì.

     Le nude Grazie
10e la Fortuna
su l’aurea cuna
spargeano i fior.
     D’invidia ardevano
le non curate
15Ore passate
presso di lor.

     E carchi i Genii
l’ali odorose
di mirto e rose,
20di gelsomin,
     altrui porgevangli
onde fregiarsene,
onde intrecciarsene
l’aurato crin.

     25Su le tue docili
penne i miei voti
ai dì remoti
consegnerò.
     Né dell’Oceano
30saran dispersi
ne’ gorghi i versi,
ch’io canterò.