Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/44

Da Wikisource.
38 odi



     25Ma giá tu sorgi! La bramata aurora
rosseggia in oriente:
fuggono l’ombre, e gli Appennini indora
il biondo sol nascente!

     La fosca nebbia si dirada, appare,
30di regio pondo grave,
lungi, la veggo, sul tirreno mare
la siciliana nave!

     Onor dell’Arno, biondibrune spose,
danzate a me d’intorno:
35cingiamo il crin di rinascenti rose,
e salutiamo il giorno.

     Fille, ti assidi al tuo Labindo accanto
su questa grigia pietra:
mentre ch’io sciolgo della gioia il canto,
40mi sosterrai la cetra.

     Tu col sorriso approvator del volto
i versi miei seconda...
Quai lieti plausi risuonare ascolto
dalla sinistra sponda?

     45Ma giá cresce col vento il mormorio!
Restate voi danzando.
Fille, perdona: ecco la cetra. Addio!
Corro a veder Fernando.