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454 | nota |
| e | di Carolina | d’Austria | di lui consorte | Odi di Labindo | Hic dies vere miái festus | Hor. | Firenze mdccl.xxxv, per Gaetano Cambiagi stampatore granducale | con approvazione» (pp. xvi in-8°); giacché esso contiene quattro odi fino allora non pubblicate, ossia: Odi, ii, 21 [cfr., pel metro, Or., Epod., 13]; i, 21 [cfr. Or., I, 28], ii, 22; i, 22 [cfr. Or., i, 2].
Condotto, in séguito a codesta pubblicazione, da Maria Carolina a Napoli, il F. vi pubblicava, anche nel 1785, in opuscolo l’ode 24a del i libro; al tempo stesso che faceva vedere la luce, in Firenze, alle «Poesie varie | e prose | di | Labindo | Est Deus in nobis | agitante calescimus ilio | Ovid. | mdcclxxxv» (pp. 167 in-8°), cui era premessa la seguente dedica:
Altezza,
Uno stile ambizioso di lodi, sacro ai mecenati del secolo, non adornerá certamente questa mia breve dedicatoria. Per tesservi un elogio, io mi contento di nominarvi. Né vi defrauderò di quegli encomi che meritate: il mondo parlerá, mentre io taccio. Voi giá ne conoscete il linguaggio: nacque dai sentimenti che ispirarono i vostri benefizi. Quanto sia questo eloquente, riconoscetelo dalla seguente iscrizione: A Giorgio lord Nassau Clawering .
In questa ediz. le odi sono per la prima volta divise in due libri. Nel primo sono contenute, oltre parecchie poesie giá pubblicate nelle precedenti edizioni (che è inutile qui rienumerare), le seguenti: Odi, i, 20 [cfr., pel metro, Or., i, 9]; ii, 16 [cfr. Or., Epod., 18]; ii, 17 [metro come sopra]; ii, 7 [metro come sopra]; ii, 13 [cfr. Or., i, 2]; ii, 10 [cfr. Or., i, 28]; ii, 20[metro c. s.]; i, 15 [cfr. Or., i, 12]; ii, 9 [cfr. Or., i, 2]; ii, 8 [cfr. Or, i, 7]; i, 11 [metro c. s.]. Nel secondo: ii, 5 [cfr. Or, Epod., 14]; ii, 3 [cfr. Or, Epod., 13]; ii, 13 [cfr. Or, i, 6]; ii, 6 [metro saffico sdrucciolo]; ii, 14 [cfr. Or, ii, 3]; ii, 19 [cfr. Or, i, 2]; i, 17 [cfr. Or, i, 5 e 2]; i, 14 [cfr. Or, i, 10]; ii, 12 [cfr. Or, i, 1]; ii, 18 [cfr. Or, i, 3]; i, 12 [cfr. Or, i, 2]; i, 18 [metro c. s.]; i, 16 [cfr. Or, i, 18]; i, 19 [cfr. Or, i, 2]. Seguono una delle Notti (Notti, 1), dodici degli Idilli (1-9, 12, 15, 13) e tre poesie in versi sciolti ( Sciolti, 1-3). Ciascun idillio è preceduto da una lettera dedicatoria; quasi tutte, per altro, di scarso interesse (tranne forse quella premessa all’idillio L’occasione, che dipinge assai realisticamente le galanterie comuni in Piemonte a quel tempo), e che quindi non riferirò, sembrandomi sufficiente