Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/57

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libro primo 51



     Gli antichi duci sul Tibisco aduna
30dell’Istro il forte, e i gran pensieri occulta:
dal freddo Ponto Caterina insulta
l’odrisia luna.

     Impugna l’asta e alfin prorompe, all’onte
fremendo, il Trace al minacciato danno:
35le bende al molle oriental tiranno
tremano in fronte.

     Per pochi lustri ancor duci e tutori,
re dell’oppressa umanitá che langue,
dal crin togliete, di paterno sangue
40lordi, gli allori.

     Ma, aimè, d’estinti la campagna è piena!
Veggo chi spira, e chi rivolto al cielo...
Musa, ricopri di pietoso velo
l’orrida scena.