Vai al contenuto

Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/98

Da Wikisource.
92 odi

L

A Glauco Masi

(1799-1802)

     Masi, non sempre facili
son ministri d’amore oro e bellezza,
né sempre valgon lagrime
e molle ossequio a impietosir chi sprezza.

     5Pria che si unisca a Licida
la bionda Foloe, s’uniranno in pace
e la colomba al milvio,
e la timida damma al cane audace.

     Si piacque al fato e a Venere,
10che annoda i cor sotto diverso giogo,
altri sferzando barbara,
altri mite guidando infíno al rogo.

     A me sorrise placida,
e di Nice alla mia l’anima strinse:
15Nice guatommi e, timida,
di modesto rossor tutta si tinse.

     Da quell’istante amabile
di corrisposta fiamma ardo soave,
né d’erma solitudine
20il silenzio e l’orror seco m’è grave.

     Del volgo ignoto al vigile
sguardo maligno e al bisbiglio molesto,
vivo d’amor nutrendomi
del mèl ch’ei stilla, e i baci ai baci innesto.