Pagina:Fauna popolare sarda.djvu/15

Da Wikisource.

— 14 — che il d per IV è un fenomeno fonetico assai interessante e frequente nel dialetto sardo. Occorre sovente di sentire dalla gente bassa che biascica qualche parola italiana, scambiare il suono della d per quello dellV. Suiga, a Cagliari, è la Nemesia — migaie, migaie scavatrice, migaie cementatrice. Suiga è da subigere * mbig’la lt. che, tra gli altri significati, ha pur quello di: lavorare il suolo, scavare, vangare, smuovere. Es.: subigere terram (Seneca) — segetes aratris (Cicerone) — terras fissione glaebarum (Cicer.) : terrae gremium mollitum atque subactum (Cicer.): scrobes subactae — smosse (Virg.) ed anche: intridere, stemperare, impastare, mescolare, rimenare: farinam (Cat.). In questo ultimo senso abbiamo in sardo : suighere (log.) e suiixiri (mer.). Sula FIGU (Lanusei) — blapo gigante (inset.) è: soffia fico (lt. subflare — soffiare, cioè: mangia fichi). Succella (piccione selvatico) (lt. (i)psa aucella per avicella). Pintus (merid.) — bacherozzolo (lt. pictosj — dipinti, perchè questi insetti appajono variegati.