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426 | fausto. |
e armato ad un modo, e chi ad un altro; non te n’avrai, spero, a dolere. (Ad spectatores.) Tutti oggidì impazzano per le armi e per le gorgiere; e con tutto ch’e’ sieno pure allegorie, cotesti straccioni non saranno che meglio graditi ed accetti.
Raufebold (giovine armato alla leggera, assisa a più colori). Se venisse alcuno a guardarmi nel bianco degli occhi, gli caccio il mio pugno nella gola; e il vile che si desse a fuggire, me lo acciuffo ne’ capegli della nuca.
Habebald (corporatura maschia, armamento convenevole, uniforme di gala). Le inutile querimonie altro non sono che ciance; tempo gittato. Mostrati solo infaticabile nel far bottino; quanto al resto ti avanzerà sempre spazio ad informartene.
Haltefest (vecchio armato sino a’ denti, senza assisa). Col saccheggio, non si va poi gran fatto in su. Una gran fortuna ratto svanisce, portata via da’ fiotti romorosi della vita. Buona cosa in vero è il prendere, ma il conservare è migliore d’assai. Lascia fare al vecchio aitante, e nessuno al mondo varrà a toglierti il menomo fuscellino. (Calano tutti insieme giù nella valle.)
SULLA PARTE ANTERIORE DELLA MONTAGNA.
Strepito di tamburi, e suon dimusica guerriera che vengono dal basso. La tenda dell’Imperatore è spiegata.
L’IMPERATORE, IL GENERALE IN CAPO, LANZI.
Il Generale in Capo. Risoluzione tempestiva assai e prudente parmi quella d’avere in codesta valle