Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu/172

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166 eden anto


— La guardi bene — diss’egli. — La guardi bene, perchè La sa i nostri patti.

— Eh, sissignore. So i patti. Cosa vuole? Faccia. Mi rincresce per la Carlotta che si cruccerà, povera donna, con la sua tenerezza per me, immaginandosi che abbia a crucciarmi molto io. Io invece... cosa vuole?

Vasco abbassò la voce, fece un gesto solenne.

— Ghiaccio, signor mio — diss’egli — ghiaccio in punto... Oh bene — soggiunse. — Le dirò che, essendo ghiaccio, cupio dissolvi, questo sì, cupio dissolvi.

Il ventre e le spalle gli sussultarono d’un breve riso amaro.

— Bravo da senno! — proruppe Marcòn. — Dica che non Le importa nè di debiti nè di creditori, caro Lei! Perchè non si dà le mani attorno? Questo