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sala da pranzo, con uno sguardo che a’ miei amici parve di gratitudine. Ne avrei proprio fatto a meno, perchè poi non mi tribolassero tanto.

— Che miracolo, stasera, esser venuta giù così presto? — disse piano Filippo che le aveva probabilmente dedicato i suoi pasticci musicali.

Infatti la signora Fedele era già nel suo angolo e suonavano in quel punto le otto.

— Aspetterà il concerto — disse la signora Prina.

Ci avevano annunciato per quella sera il concerto d’un cieco suonatore di pianoforte.

Un signore che stava in piedi presso a me, guardando giuocare al biliardo, ci disse che il concertista si era fatto scusare per una indisposizione del suo compagno.