Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu/279

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pereat rochus 273


— Va bene — diss’egli con ostentata pacatezza. — Padrone.

Si voltò improvvisamente a don Rocco che lo seguiva mogio mogio.

— Per bacco — esclamò con dispetto — credete proprio avere in casa uno stinco di santa? Non tenete conto, voi, delle chiacchiere che si fanno, dello scandalo? Andar contro il paese, andar contro chi vi mantiene, andar contro il vostro bene, contro la Provvidenza, per quel bel tipo? Davvero che se non vi conoscessi, caro don Rocco, non so cosa penserei.

Don Rocco, si contorceva, batteva furiosamente le palpebre, come se lottasse con angosce segrete, con parole affannose che gli volessero uscire suo malgrado.

— Non posso cambiare, ecco — diss’egli a conclusione delle smorfie. — Non posso.