Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu/324

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318 r. schumann


nestra, e guardo il cielo. Pur non basta! Pur non basta! Vorrei il Vostro spirito di poeta, vorrei un’azzurra fiamma d’alcool per il mio thè, per il diletto degli occhi miei.

Il poeta


— Mia signora! Mia signora! Io mi faccio, con il mio spirito, il mio umile caffè. —



Questa roba agghiacciò tutti.

— Scusi — mi disse donna Valentina — cosa L’è venuto in mente?

— Che vuole? — risposi. — Non capisco la musica. Ho scritto una sciocchezza a caso.

— Va bene — replicò la dama. — In pena, Lei non avrà il Suo caffè, stasera. O thè con noi, o niente.