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     85Di me dolente, abbomina
Certo l’antico errore;
E scopre a qual dovevasi,
Qual di noi merta amore.

     Sottrarlo a trame orribili
90Sola potuto avresti;
Col tuo rigore, o perfida,
Tu invece lo uccidesti.

     Tu per salvarlo, perdere
Temesti e vita e fama:
95Colei che nell’esilio
Niega seguir chi l’ama,

     Dritto non ha di piangerlo
Poi che per essa è spento:
Ira ei ne sente, o ipocrita,
100Lassù dal firmamento.

     Sol io l’amai; le insidie
Vili scoperte appena,
Pel suo mortal periglio
Sol di terror ripiena,

     105Scordai me stessa; infrangere
Volea le tue catene;
Chè teco irne sol profugo
Potea per stranie arene.