Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/126

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Calava nel 1796 il Bonaparte dalle Alpi e il 14 di maggio entrava in Milano. I nuovi governatori della Lombardia istituirono ospedali e depositi di coscritti a Cassano, Inzago, Treviglio e Groppello, sicchè i Brianzoli furono sottoposti ad una requisizione di materassi e coltri per compire il prescritto numero di 200 letti, e 1000 lenzuola. Sul finire dell’anno uscirono dal deposito di Cassano 186 uomini i quali si scompartivano proporzionatamente, non che in varie terre bergamasche, a Lecco, Brivio, Imbersago, Trezzo, e Vaprio, dove rimasero a presidio, massime per impedire la diserzione dei coscritti. Frattanto (9 vendemmiale anno V) il 30 di settembre, il generalissimo per continuare il corso delle sue operazioni militari spiccava d’urgenza dal suo quartiere di Milano alcuni ordini al cittadino Chasseloup, dicendo:

«.... È duopo che spediate fondi a Milano, affinchè si possa dar mano senza ritardo alle fortificazioni di Pizzighettone e del Castello di Trezzo sull’Adda1. La mia intenzione è di fare a Pizzighettone tutto il possibile; vi sagrificherò senza ripugnanza 100,000 lire. — Il Castello di Trezzo situato fra Lecco e Cassano è, per quanto mi assicu-

    può consultare l’operetta di Giovanni Battista Sesti intitolata: Pianta delle città, piazze e castelli fortificati nello Stato di Milano. Milano, Agnelli, 1708. Le vedute esterne poi già note per le stampe, non corrispondono esattamente alle odierne condizioni del castello.

  1. Napoleone I rammentando i fiumi dell’alta Italia che maggiormente si prestano alla difesa, dicea che l’Adda era il meglio difendibile.