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Pagina:Ferrero - Appunti sul metodo della Divina Commedia,1940.djvu/223

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SCENA III — Nella tomba di famiglia dei Caputeti, Paride viene vestito da pellegrino a portare lagrime e fiori a Giulietta. Arriva Romeo che lo insulta. I due si azzuffano, e Romeo ammazza Paride, che non riconosce. Poi avendolo riconosciuto lo corica accanto a Giulietta e gli rende gli onori, poi beve la fiala e muore anche lui baciando Giulietta. Arriva il frate e trova i due giovani morti... mentre Giulietta si sveglia. Il frate la scongiura di venir via con lui, e poiché lei non vuole se ne va lui. Giulietta allora si pugnala e muore.

Quell’incontro tra Paride e Romeo sulla tomba è di cattivo gusto, tanto più che quando il frate entra dentro e trova un morto qua, un morto là, una viva nella tomba, fa quasi un po’ ridere. E come mai il frate, così sant’uomo, è preso da una paura birbona e pianta Giulietta fra i due morti nella sua tomba, vedendo bene che si vuol uccidere? Questo è un errore, dato il carattere del frate, colossale. Ma è fatto perchè Giulietta possa suicidarsi in pace. Ci sono anche delle coincidenze e dell’ordine sfortunato troppo secondo la regola. Paride arriva proprio quando arriva Romeo apposta per farsi ammazzare. Romeo si uccide proprio un secondo prima che entri il frate; e Giulietta si sveglia giusto un minuto dopo che Romeo è morto e il frate è venuto. Non mi pare che nell’insieme riesca


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