Pagina:Ferrero - Appunti sul metodo della Divina Commedia,1940.djvu/248

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ricerca di complicati interiori — i più complicati e malati — quelli che sono poi stati appunto chiamati decadenti.

Per le stesse ragioni, cioè per sfuggire alla misura, l’Arte decadente è molto spesso frammentaria. Il frammento è quella parte di un edificio, mancando il quale l’edificio crolla e che ha una ragione di essere solo in quanto è parte dell’edificio. Fuori del suo tutto non è più nulla. E non bisogna lasciarsi confondere dalla lunghezza e dalla grandezza. Ci può essere un frammento largo o grande, e un edificio breve o piccolo. Il frammento, essendo la parte di un tutto, non ha nè principio nè fine.

Se poi l’Arte decadente s’ispira alla realtà esterna, cerca sempre di operare la trasformazione della sua materia. La natura è filtrata attraverso una sensibilità eccezionalmente diversa. Questa sensibilità è talvolta particolare a un artista, molto spesso, nelle epoche di arte decadente, tutta una generazione sente e trasforma la realtà nello stesso modo. La trasformazione della natura si chiama comunemente «stilizzazione». Infatti la stilizzazione — altra parola adoperata spesso a sproposito — è una «maniera particolare di sentire la natura o anche — diciamo più largamente — la realtà esterna.

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