Pagina:Ferrero - Appunti sul metodo della Divina Commedia,1940.djvu/49

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poggiato al bastone (quinta immagine), il quale serve di appoggio al pastore e di guida alle pecore.

Queste immagini successive non sono necessarie al racconto, ma rientrano nel quadro delle capre che un pittore dei tempi di Dante, un Simone Martini, Andrea Bonaiuti, avrebbe dipinto.

Anche noi moderni del resto per fare una descrizione efficace sogliamo spesso rendere il paese e l’effetto di luce non come sono, ma come pittoricamente potrebbero essere tradotti. (Specialmente grazie all’impressionismo).

Quando Chateaubriand parla delle ova blu dei merli — ova che sono grige — non fa che imitare un pittore impressionista. Quando Valéry parla della «dormeuse» la descrive come verrebbe dipinta da Degas o da Picasso. Dante vede in genere i quadri come i pittori del suo tempo. Ciò non gli toglie però di immaginare e rendere altre pitture

E quale il cicognin che leva l’ala
Per voglia di volar e non s’attenta
3D’abbandonar lo nido, e giù la cala».

Purgatorio, XXV, 10-13


pare una pittura cinese.

Dante fa anche del vero impressionismo:

«Là dove il sol tace...»

Inferno, I, 60 33


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